Nubra Medica
Poliambulatorio specialistico-Centro fisioterapico riabilitativo-Palestra medica

Allergologia

La visita allergologica è un passaggio fondamentale per escludere, diagnosticare o monitorare un disturbo di carattere allergologico. Si può essere inviati dal proprio medico curante all’allergologo per accertare la natura di sintomi come difficoltà respiratorie, prurito in alcune zone del corpo, prurito agli occhi, naso chiuso o che cola, emicrania, eczema.

  • allergie respiratorie (asma, rinite, congiuntivite)
  • allergie cutanee (dermatite atopica, orticaria-angioedema, dermatiti)
  • allergie ad imenotteri (api, vespe, calabroni)
  • allergie da farmaci/mezzi di contrasto/anestetici
  • allergia al lattice

L’obiettivo della visita allergologica è effettuare la diagnosi del tipo di allergia di cui si soffre e stabilire la relativa terapia. Questo tipo di visita può anche essere impiegata per monitorare l’eventuale evoluzione di un’allergia già diagnosticata.

RINITE ALLERGICA: GUARIRE SI PUO’!

La rinite allergica è una patologia in costante aumento nella popolazione: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne soffre tra il 10 e il 40% della popolazione. La patologia è in costante aumento soprattutto in età pediatrica, ed è ormai ampiamente dimostrato che la rinite allergica in età scolare è un fattore di rischio per lo sviluppo successivo di asma bronchiale allergico nell’adolescenza.

La predisposizione a sviluppare un’allergia è innata, spesso ereditata da uno o entrambi i genitori, ma non tutte le persone che hanno un test allergologico positivo verso un certo allergene, fortunatamente, manifesteranno i sintomi classici dell’allergia: starnuti, naso che cola o chiuso, occhi arrossati e che lacrimano, sensazione di fastidio e prurito in gola, fino all’asma bronchiale.

Per la terapia della rinite allergica si utilizzano gli antistaminici, farmaci che vengono assunti per bocca, sotto forma di compresse o gocce,  che contrastano l’azione dell’istamina, una sostanza che viene liberata nell’organismo quando l’allergene viene a contatto con alcuni tipi cellulari che lo riconoscono. Bloccando l’azione dell’istamina, non si innesca la cascata di eventi che porta ad avere i sintomi classici dell’allergia. Gli antistaminici esistono anche sotto forma di prodotti topici, cioè da usare nella sede che da fastidio: colliri per gli occhi che lacrimano e bruciano, spray nasali per il naso che gocciola. Secondo le ultime linee guida per la terapia della rinite, tuttavia, il primo provvedimento terapeutico per curare il naso nella rinite allergica è lo steroide nasale, uno spray nasale a base di cortisonico che esercita un effetto antinfiammatorio sulla mucosa del naso; l’antistaminico, infatti, pur attenuando o eliminando i sintomi, non elimina l’infiammazione allergica a livello del naso e, nel tempo, questa infiammazione persistente può provocare la formazione dei polipi nasali, che a volte richiedono un intervento chirurgico per la loro asportazione. Inoltre è ormai ampiamente dimostrato che rinite e asma sono due patologie strettamente correlate, espressione di infiammazione di due distretti dell’albero respiratorio in continuità fra loro, e che la persistenza di infiammazione a livello del naso favorisce l’approfondirsi di questa anche alle basse vie, e quindi l’insorgenza di asma bronchiale. Curare il naso, pertanto, deve essere visto anche come un provvedimento preventivo, oltre al fatto che migliora notevolmente la qualità di vita del paziente: anche se è “solo naso chiuso”, per la rinite allergica il numero di assenze scolastiche e giorni persi di lavoro ogni anno è molto elevato, a testimonianza del fatto che, sebbene non si tratti di una patologia grave, la rinite allergica è sicuramente in grado di influenzare pesantemente la qualità di vita dei pazienti che ne soffrono.

Per la cura della rinite allergica è disponibile anche una terapia che va alla radice del problema: l’immunoterapia specifica, anche chiamata “vaccino” : il meccanismo di azione, in effetti, somiglia a quello di una vaccinazione per malattia infettiva. Si “educa” infatti il sistema immunitario a tollerare l’allergene verso cui l’organismo è sensibilizzato, somministrando una piccola dose di allergene a intervalli regolari. L’immunoterapia specifica può essere somministrata per via sottocutanea e, negli ultimi anni, per via sublinguale; quest’ultimo modo di somministrazione risulta sicuramente molto più comodo e maneggevole, con risultati in termini di efficacia quasi del tutto sovrapponibili alla via sottocutanea. Ormai numerosi studi scientifici, anche in doppio cieco controllato contro placebo, ne dimostrano l’efficacia. Questa terapia viene prescritta dallo Specialista, che decide modalità di somministrazione e scelta dell’allergene in base alle caratteristiche cliniche dell’allergia e al risultato dei test allergologici. Di norma la terapia va proseguita per almeno tre anni e consente di ottenere un beneficio durevole nel tempo, anche per anni dopo la fine del trattamento.

Medici

Dr. Raffaele Brancaccio

Specialità allergologia & immunologia

Servizi

Visite allergologiche e Test allergologici