Il 15 Febbraio ricorrerà la XIX Giornata mondiale contro i tumori infantili, sostenuta dall’Organizzazione mondiale della sanità e da Childhood Cancer International, un’organizzazione composta da più di centinaio di associazioni locali e nazionali che fanno capo a un mucchio di tenaci genitori.
Una serie di iniziative volte a fare sensibilizzazione sul tema dei carcinomi infantili al fine di stimolare il dibattito sui metodi di prevenzione. Inoltre, sempre più importante e toccante l’argomento circa la sfera psicologica e affettiva che gira intorno a situazioni drammatiche di questo tipo.
In Italia le iniziative sono organizzate da Fiagop, che il 15 Febbraio, ovvero domani, darà luogo a una conferenza scientifica a Salerno, dal titolo “I tumori solidi nel bambino: stato attuale e prospettive”, dopo aver svolto eventi di sensibilizzazione sociale tra la gente.
Quali sono i dati?
A livello mondiale vengono diagnosticati circa 300 mila nuovi casi all’anno. Si tratta, tuttavia, di una stima pressoché fallace visto che in molti Paesi non esiste alcun registro.
Ogni tre minuti nel mondo un bambino muore a causa di un tumore.
In Italia, coloro che sono riusciti a guarire da un tumore infantile ammontano a circa 50 mila persone.
Si lavora su due fronti ben distinti e paralleli, ha spiegato Angelo Ricci, che presiede Fiagop.
Il miglioramento delle condizioni di chi, purtroppo, si trova a dover affrontare la malattia e, in secondo luogo, riuscire a rendere accessibili le cure anche a coloro che abitano le zone più remote e sole del Pianeta, coloro che non hanno risorse alcune.
“Se il cancro non ha confini, non dovrebbero averli neanche le cure”. Ha detto.