Celiachia: il disturbo alimentare più diffuso
Quasi 1 persona su 100 ne soffre. Le cause sono dovute per lo più a fattori genetici. La celiachia è inoltre più frequente nelle donne: il sesso femminile viene colpito in misura doppia rispetto agli uomini.
La celiachia è un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti, ovvero una frazione proteica alcool-solubile contenuta in alcuni cereali, come il frumento, l’orzo e la segale. La responsabile dell’effetto tossico per il celiaco è la prolamina, una delle frazioni proteiche che costituiscono il glutine, che agisce esclusivamente se introdotta all’interno dell’organismo tramite ingestione. La conseguenza è un’infiammazione che danneggia il rivestimento dell’intestino stesso provocando gravi danni alla mucosa intestinale quali l’atrofia dei villi intestinali, e ostacolando l’assorbimento di alcuni nutrienti essenziali.
Sintomi
La celiachia è caratterizzata da un quadro clinico variabilissimo, che va dalla diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extraintestinali, alla associazione con altre malattie autoimmuni. A differenza delle allergie al grano, la Celiachia e la Dermatite Erpetiforme non sono indotte dal contatto epidermico con il glutine, ma esclusivamente dalla sua ingestione. La Celiachia non trattata può portare a complicanze anche drammatiche, come il linfoma intestinale.
Diagnosi
La celiachia può essere identificata con assoluta sicurezza attraverso la ricerca sierologica e la biopsia della mucosa duodenale in corso di duodenoscopia. Gli accertamenti diagnostici per la celiachia devono necessariamente essere eseguiti in corso di dieta comprendente il glutine.
Terapia
La dieta aglutinata è l’unica terapia disponibile per celiachia, va eseguita con rigore per tutta la vita. Introdurre il glutine a 12 piuttosto che a 6 mesi, come avviene di norma, non modifica il rischio globale pur ritardando la comparsa di celiachia; ma potrebbe ridurre il rischio di sviluppare questa condizione nei bambini ad alto rischio genetico.
Vediamo insieme i sintomi principali della celiachia che possono far scattare il campanello d’allarme.
1. Gonfiore, dolore addominale e diarrea: i sintomi intestinali più diffusi in caso di celiachia.
2. Stanchezza cronica: una sensazione costante di debolezza e mancanza di energia può accompagnare quotidianamente chi soffre di celiachia e ancora non lo sa.
3. Iponutrizione e perdita di peso: la celiachia ostacola l’assorbimento di importanti nutrienti che l’organismo ottiene dal cibo. Per questo può comparire uno stato di iponutrizione con conseguente dimagrimento.
4. Anemia: una conseguenza extraintestinale frequente della malattia celiachia è una diminuzione di emoglobina nel sangue, vale a dire l’anemia (che spiega in parte la sensazione di stanchezza cronica).
5. Dermatite erpetiforme: è attualmente considerata come la variante cutanea della malattia celiaca, ovvero la cosiddetta “celiachia della pelle”, e si manifesta soprattutto in corrispondenza di gomiti, ginocchia e glutei.
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