Ipnosi: tra falsi miti e realtà.

Dott.ssa Serena Cavallini
Psicologa Psicoterapeuta
Ipnosi eriksoniana

Vi e’ mai successo di guidare l’auto e ritrovarvi al punto di arrivo senza ricordare come ci siete arrivati? Stavate dormendo? No, eravate in una trance ipnotica.
O vi è mai successo di fronte a un film o a un libro di perdere la cognizione del tempo e di piangere e emozionarvi come se steste vivendo voi la storia…

Questi sono solo alcuni esempi per semplificare il fatto che l’ipnosi fa parte della nostra vita di ogni giorno, è un processo naturale, non è sonno, e non si perde il controllo ma si concentrano i pensieri e si possono vivere esperienze emotive e fisiche come fossero reali.
Spesso si verifica uno stato motorio di profondo rilassamento ma la persona è cosciente e vigile; semplicemente è più orientata sulla sua realtà interna e meno su quella esterna.

Questo permette spesso alla persona, con la guida del terapeuta, di risolvere in tempi rapidi il problema con cui si presenta in terapia.

Con l’ipnosi si perde il controllo?
No.
Anzi è l’opportunità per aumentare il proprio controllo sugli aspetti che ci sfuggono del nostro funzionamento, o la gestione di emozioni e di comportamenti.

L’ipnosi è indotta dal potere dell’ipnotista?
No.
L’ipnotista non gode di nessun potere particolare, non possiede nessun “fluido”. Nella relazione ipnotica il terapeuta utilizza le proprie capacità comunicative per guidare l’individuo nell’esperienza ipnotica ma la capacità di entrare in trance è propria di qualunque individuo. È naturale.

E’ possibile far fare qualsiasi cosa ad una persona in ipnosi?
No.
Gli ipnotisti da palcoscenico e la cultura popolare, ci hanno spesso presentato degli esempi di soggetti in trance completamente passivi, sottomessi all’ipnotista, alla mercé della sua volontà, portati a fare qualsiasi cosa anche apparentemente contro il proprio volere.
In realtà la persona non fa mai cose che non vuole fare. Il terapeuta può guidare la persona con suggestioni ma la persona è sempre libera di scegliere cosa fare, come esprimersi, e se esprimersi. Il rapporto terapeutico è un rapporto di fiducia, è l’ipnotista deve necessariamente avere tutte le qualifiche sanitarie per svolgere quel lavoro, come in qualunque psicoterapia.

L’ipnosi può guarire anche malattie fisiche?
Molte patologie hanno spesso connessioni di tipo psicologico e anche in ambito medico sicuramente l’ipnosi viene sempre più spesso impiegata con buoni risultati (ad esempio in anestesia o nelle terapie del dolore).
Questo significa però che specialmente in ambito medico colui che pratica queste terapie conosca molto bene l’ambito di competenza.

L’ipnosi è una tecnica e una terapia su misura, come un abito artigianale. È un percorso da fare insieme con l’obiettivo di un cambiamento.
Richiede cura, rispetto e una certa dose di creatività del terapeuta. Fiducia e curiosità per chi ha voglia di mettersi in gioco.

Dott.ssa Serena Cavallini
Psicologa Psicoterapeuta
Ipnosi eriksoniana

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