la dislessia

Scopriamo la dislessia: cause e possibili rimedi

Come definire la dislessia?

La dislessia è intesa come una disfunzione caratterizzata da problemi con la lettura e l’incomprensione del labiale: si manifesta con difficoltà nella pronuncia delle parole, nella lettura veloce, nella scrittura a mano e nella comprensione di ciò che si legge. Questa disfunzione si può presentare a qualsiasi età, anche se è molto più diffusa tra i bambini. Infatti i bambini con dislessia evolutiva presentano un disturbo che non ha nulla a che fare con il quoziente intellettivo (assolutamente nella norma), ma intacca unicamente le perfomance in lettura.

A che età può essere diagnosticata la dislessia?

In molti casi, la dislessia può essere diagnosticata nelle sue prime fasi. I genitori possono tenere conto di una serie di indizi, come un ritardo del linguaggio, scarso interesse per i primi libri scritti, riluttanza a giocare con le letterine o difficoltà con i suoni linguistici. Come accade per altre disfunzioni, più tempestiva è la diagnosi, maggiori e migliori sono le possibilità di intervento. Generalmente però si raccomanda di non fare diagnosi prima della fine della seconda elementare, per evitare di confondere una difficoltà iniziale di linguaggio con un vero problema.

Con l’età la dislessia scompare?

La dislessia è una disfunzione che può permanere in tutte le età della vita: tuttavia, presente alcune caratteristiche che cambiano nel corso della vita.

Nei bambini si può manifestare con:

  • Disturbi Specifici di Linguaggio (DSL): deficit recettivi e/o espressivi dello sviluppo del linguaggio nelle sue componenti articolatoria, fonologica, morfo-sintattica e lessicale
  • Ritardo di linguaggio: parlatori tardivi (LT) di 2-3 anni
  • Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA): Dislessia (difficoltà nella lettura), Disortografia e Disgrafia (difficoltà nella scrittura a partire dalla seconda classe della scuola primaria), Discalculia (difficoltà numeriche e di calcolo a partire dalla terza classe della scuola primaria)
  • Disfluenza: disturbi della fluenza verbale (balbuzie)
  • Disfonia: alterazione della voce
  • Deglutizione atipica: alterazione di funzioni orali come suzione, deglutizione, masticazione e respirazione causate da uno squilibrio muscolare oro-facciale, che può interessare la lingua, le labbra, la muscolatura del mento e masticatoria e la struttura dentaria (possibile presenza di una mal posizione dei denti)
  • Autismo: difficoltà nell’interazione sociale reciproca, nell’abilità a comunicare idee e sentimenti e nella capacità di stabilire relazioni con gli altri

Negli adulti possono presentarsi delle difficoltà come: 

  • Afasia: disturbo di linguaggio insorto in seguito a una lesione cerebrale, che compromette le capacità di comprensione e/o produzione
  • Disartria: difficoltà di linguaggio dovute a un’incapacità di controllo dei muscoli coinvolti nell’atto di produzione dei suoni linguistici
  • Disfagia: difficoltà della deglutizione
  • Disfonia: alterazioni della voce
  • Disturbi della motricità del distretto fono-articolatorio

La soluzione più efficace è quella di intraprendere un percorso logopedico, una volta formulata la diagnosi di dislessia da parte del neuropsichiatra. Oltre a ciò, diventa altrettanto importante l’allenamento costante a casa, che permette di consolidare quotidianamente ciò che impara durante le sedute di trattamento logopedico.