Descrizione di
NEUROPATIA DEL PUDENDO
Definizione
Trattasi di una sofferenza delle fibre nervose del nervo pudendo, cui è deputata l’innervazione somatica (cioè che riguarda i muscoli e non i visceri) di tutta la pelvi, quindi di tutta la muscolatura che ricopre dall’interno e dall’esterno le ossa del cosiddetto cingolo pelvico. La sindrome che ne deriva è costituita essenzialmente da dolori neuropatici, anche molto forti, in zona pelvica che si manifestano caratteristicamente soprattutto in posizione seduta, si alleviano assumendo la posizione eretta e deambulando, e tendono a scomparire quasi del tutto in posizione clinostatica o stando seduti sulla tavoletta del water.
Etiopatogenesi
Molteplici sono le condizioni e le noxae che possono portare ad una sofferenza del nervo pudendo e spesso agiscono sommandosi più cause e più meccanismi. In primis giocano un ruolo determinante gli eventi traumatici, penetranti o anche solo contusivi, nell’area sacro-coccigea, perineale e dei genitali esterni, quali ad esempio cadute sul coccige (dalle scale, sul terreno viscido, facendo sport o perdendo l’equilibrio con i mezzi a due ruote) o o sul perineo (sul bordo della vasca da bagno o bidet, sulla canna della bicicletta).
L’uso intensivo della bicicletta (la neuropatia del potendo, quando è stata pubblicata la prima volta, aveva come sottotitolo “la malattia del ciclista”), il motocross, eccessiva attività ginnico-sportiva, soprattutto nell’età dello ,sviluppo, che preveda il sollevamento di pesi, lo squatting, le flessioni forzate del tronco sul bacino, etc. Ma anche ferite penetranti in tali sedi. Particolarmente frequenti sono tra le cause, gli interventi proctologici per emorroidi, prolassi, ragadi anali. Ed ancora la stipsi cronica con uso intensivo del torchio addominali per espellere le feci, i parti per via vaginale.
Un altro gruppo di cause o concause è costituito da quelle tossiche, soprattutto l’utilizzo prolungato intensivo di antibiotici che, in misura maggiore o minore possono avere tutti come effetto collaterale neuropatie. Tali eventi o condizioni traumatiche possono precedere l’inizio della sintomatologia anche di alcuni mesi o anni.
Sintomi
Il denominatore comune è il dolore di tipo neuropatico, caratterizzato cioè da bruciore, prurito, sensazione di punture di spillo, di scariche elettriche. Le sedi più frequenti sono l’anno e il retto, il perineo, i genitali esterni, l’area sovrapubica, gli inguini, il coccige, la radice delle cosce. Molto più raramente mi gli sfinteri anale e o uretrale sono denervati e si può osservare incontinenza al gas, alle feci, o all’urina. Come detto il dolore e massimale in posizione seduta, a volte è proprio impossibile tenere questa posizione per più di pochi minuti, nell’uomo il dolore può essere scatenato dall’eiaculazione e l’orgasmo. Nella donna è talvolta presente una sindrome da eccitazione sessuale permanente (che gli autori anglosassoni definiscono permanent Sexual Arousal Syndrome, con acronimo PSAS) caratterizzata da sensazioni pre-orgasmiche in situazioni e momenti in appropriati e al di fuori di ogni coinvolgimento erotico, di solito molto intrusive e fastidiose, e che non recedono nemmeno dopo orgasmo provocato. Nell’uomo non sono infrequenti delle lesioni eritematosi o eczematose sul glande, che non rispondono alle comuni cure dermatologiche. Le sensazioni urente si possono concentrare sulla vulva parentesi vulvodinia), sul clitoride (clitorideodinia) e sull’ano (ano dinia).
Diagnosi
La diagnosi si basa essenzialmente sull’anamnesi (le caratteristiche sintomatologiche sono di solito molto peculiari ed evocative) e sull’esame obiettivo. La diagnostica strumentale è raramente utile. La diagnostica per immagini (ecografia, TAC, risonanza magnetica pelvica) servono solo a escludere la presenza di masse o esiti di fratture che comprimano il decorso del nervo, non danno informazioni utili sulla funzione (normalità o sofferenza) del nervo stesso). Gli studi neurofisiologici in territorio del pudendo sono gravati da falsi negativi e falsi positivi, per cui difettano di attendibilità clinica.
Terapia
I provvedimenti terapeutici specifici, al pari di altre neuropatie, si avvalgono di integratori e farmaci antieuropatici, da associare tra loro. Laddove presente, come spesso avviene, una contrattura dei muscoli pelvici, vanno attivate le terapie specifiche volte a rilasciare tale muscolatura (norme comportamentali, farmaci miorilassanti, terapia riabilitativa manuale, eccetera).