Tetano: perché è fondamentale vaccinarsi?
Il batterio responsabile del tetano (Clostridium tetani) si trova dappertutto, in particolare nella terra e nella polvere che proviene dall’esterno. Ma quali sono cause e sintomi?
Cos’è il tetano e come si manifesta?
Il Tetano è provocato da una tossina prodotta da Clostridium Tetani che si trova frequentemente in natura, negli oggetti, nel terreno e nell’intestino di molti animali (in particolare bovini ed equini). È molto importante ricordare che anche una ferita molto piccola può dare origine al tetano. In linea generale, il tetano si manifesta con delle contrazioni involontarie o crampi muscolari intensi e molto dolorosi. In particolare, se i muscoli responsabili della respirazione vengono ‘assaliti’ dalla malattia, in circa il 25% di casi si rischia il decesso.
Sul manuale delle informazioni sulle malattie infettive leggiamo che “nel mondo, si ritiene che il tetano causi più di 200 000 decessi ogni anno, soprattutto tra i neonati e tra i bambini piccoli, ma la malattia è così raramente riportata che tutte le cifre sono solo stime approssimative’’.
La Regione Veneto, nell’ambito dei suoi servizi di prevenzione, avverte che “prima della vaccinazione, il tetano interessava tutte le età, compresi i bambini piccoli. Dopo la campagna di vaccinazione iniziata negli anni sessanta, si è osservato una riduzione complessiva dei casi, soprattutto nei bambini e adolescenti. L’ultimo caso di tetano neonatale risale al 1982. Nel periodo 2001-2010 sono stati notificati 594 casi tra cui 169 decessi. Oltre il 50% dei casi ha riguardato persone di età maggiore di 45 anni e 3 casi persone della fascia di età 15-24 anni. Per quanto riguarda i bambini, si sono verificati 2 casi: 1 nel 2006 in Piemonte in un bambino che dopo la prima dose non aveva completato il ciclo vaccinale per il rifiuto dei genitori e 1 nel 2008 in Toscana. Molti degli ammalati risultavano non vaccinati o vaccinati in modo incompleto o con situazione vaccinale sconosciuta. Dal 2003 nel Veneto si verificano in media 10 casi all’anno (8 casi nel 2013) che riguardano soprattutto donne di oltre 50 anni non vaccinate; nel 2011 sono stati registrati anche 3 decessi”.
In Europa nel 2011 sono stati registrati 148 casi, la maggior parte dei quali in Italia, Polonia, Francia, Romania, Regno Unito e Spagna. La fascia di età maggiormente colpita è quella degli ultra 65enni e la popolazione femminile rappresenta il 63% dei casi riportati. L’OMS stima che ogni anno muoiano in Africa 18.000 bambini per tetano neonatale e 30.000 donne per tetano puerperale e che nel 2011 a livello mondiale si siano verificati 72.600 decessi in bambini di età inferiore a 5 anni.
Perché è importante vaccinarsi?
Il vaccino contro il tetano consente la prevenzione della malattia fino al 98% di successo, purché vengano fatti richiami regolari. Il vaccino contiene la tossina tetanica inattivata, la cui azione è sostenuta da un sale di alluminio. Nel caso dei neonati, il vaccino anti-tetanico viene applicato in combinata contro diverse malattie (come la difterite, la poliomielite o la pertosse), per evitare al lattante lo stress dovuto a più iniezioni. La protezione indotta dalla vaccinazione non ha una lunga durata, pertanto è necessario eseguire richiami regolari nel tempo. La vaccinazione è raccomandata per i seguenti casi:
- Ai lattanti a partire dai 2 mesi.
- Ai bambini (tra i 12 mesi poi tra i 4 e i 7 anni).
- Agli adolescenti (tra gli 11 e i 13 anni).
- Agli giovani adulti dai 25 ai 29 anni.
- Agli adulti (ogni 20 anni per i vaccini somministrati tra i 25 e i 64 anni, in seguito ogni 10 anni).
Esistono effetti collaterali noti?
In linea generale, il vaccino contro il tetano è tollerato sia da individui in tenera età che da quelli più adulti. In alcuni casi, si possono sviluppare effetti collaterali come arrossamento, dolore o gonfiore (reazione locale) nella zona in cui è stata effettuate l’iniezione, o una reazione generalizzata, che si manifesta con febbre (inferiore ai 39°). Si trattano tuttavia di effetti collaterali che si manifestano su circa il 5-15% di individui che si sottopongono al vaccino. Gli effetti collaterali prodotti dalla vaccinazione appaiono in genere dopo 24/48 ore dall’iniezione ma scompaiono molto rapidamente. Nel caso di vaccinazione su neonato, è importante tenere monitorata la temperatura del bambino. Reazioni allergiche ad alcune componenti del vaccino (con arrossamento della pelle o prurito) o shock anafilattici sono estremamente rare (meno di un caso per milione).