I CONTROLLI CONTRO I TUMORI

NELLA DONNA

In Italia la mortalità per tumore è in calo, grazie anche ad una maggiore prevenzione!

Infatti tramite una diagnosi precoce si possono individuare eventuali carcinomi in fase iniziale e diminuire sia i tempi di cura sia gli effetti collaterali della malattia. 

Il Ministero della Salute ha individuato tre programmi organizzati di screening: colorettale, mammografico e cervicale, tra i quali gli ultimi due riguardano specificatamente la prevenzione per la donna. Scopriamo insieme quali esami fare, senza dimenticare che bisogna intervenire anche nella vita quotidiana.

Il vivere sano è fondamentale nella prevenzione primaria dei tumori perciò una sana alimentazione, attività fisica ed esami periodici sono importanti. 

Una dieta basata su cereali integrali, pochi zuccheri, tanta frutta e verdura di stagione, ricordandosi di bere molta acqua, e non eccedere con la quantità di cibo, con il sale e con le calorie, è perfetta. 

Con “attività fisica” non intendiamo sport difficili e complessi, ma almeno 30 minuti di esercizio (come una camminata all’aria aperta) almeno 5 giorni alla settimana scegliendo in base alle proprie preferenze e al livello di allenamento. Importantissimo è eliminare il fumo (principale responsabile di molti tumori) ed essere moderati con l’alcool. 

Tra i test di prevenzione da svolgere abbiamo quello del seno. 

Un certo numero di tumori del seno dipende dalla mutazione di alcuni geni presenti nel DNA che si trasmettono per via familiare. 

Ad oggi è presente il counseling oncogenetico, ovvero una consulenza seguita da una valutazione genetica dell’ambito familiare e, su questa base, si decide se effettuare il test che consiste in esami del sangue. Qualora venga riscontrata la mutazione genetica è possibile effettuare un’osservanza diagnostica intensiva, ovvero controlli a scadenza più ravvicinata rispetto alle raccomandazioni generali.

Gli altri esami di diagnosi precoce per il tumore al seno sono: ecografia mammaria, mammografia, risonanza magnetica, citologia.

Mentre per quanto riguarda il tumore del collo dell’utero, è fondamentale eseguire il pap-test dall’inizio dell’attività sessuale fino ai 65 anni, con cadenza triennale.

Attraverso queste buone pratiche si possono ottenere buoni risultati in termini di prevenzione e non serve altro che sottoporsi a controlli periodici.